La storia del Carnevale di Venezia (che qui abbiamo suddiviso nella prima e nella seconda parte) dimostra quanto numerose e varie siano state le maschere utilizzate nel corso dei secoli. Di alcune di queste non si ha probabilmente più traccia, altre si sono invece affermate e consolidate, diventando veri e propri emblemi del Carnevale. La Bauta, da pronunciarsi con l’accento sulla lettera “u”, è senza dubbio fra le maschere più note e più indossate non solo durante il Carnevale Antico, ma anche nei secoli successivi in quello che chiamiamo Carnevale Moderno.
Non tutti però conoscono la storia di questa maschera e il perché delle sue fattezze. Per noi di San Marco 596 è una grande classico, ma per chi si avvicina a questo mondo affascinante, la Bauta potrebbe sembrare addirittura un enigma.
Nei limiti dello spazio che abbiamo a disposizione, vogliamo svelare in questo articolo qualche retroscena sulla Bauta e sulla sua storia, a cominciare dal momento della sua comparsa per arrivare fino ai giorni nostri.
Anche se non sappiamo identificare con precisione l’anno in cui compare la Bauta a Venezia, possiamo collocare le prime apparizioni di questa maschera fra il XV° ed il XVI° secolo, nel pieno del Carnevale Antico. L’etimologia del nome è altrettanto vaga: c’è chi associa il termine Bauta al verbo Behüten tedesco, il cui significato è “proteggere”, “custodire”, c’è chi invece la fa coincidere con il suono “bau” usato per spaventare i bambini. Certo è che la Bauta aveva in origine lo scopo di camuffare (o proteggere, appunto) l’identità di chi la indossava.
Una protezione però speciale, perché grazie a questa maschera, e al suo particolare e inconfondibile prolungamento della parte appena sopra la bocca, era possibile ed è possibile tuttora distorcere il suono della voce, evitando così di farsi riconoscere.
Non solo: perché la stessa protuberanza permetteva a chi indossava la maschera di mangiare… senza la minima necessità di sfilarsi o allontanare la stessa maschera dal viso. Insomma, il camuffamento perfetto per festeggiare il Carnevale nel più totale anonimato.
C’è da notare che la Bauta non è una semplice maschera. A differenza di altre maschere come il Gatto, nel caso della Bauta la maschera è uno degli elementi caratteristici, ma non è l’unico. Secondo la tradizione, la Bauta andrebbe indossata con:
Un travestimento del genere è uno spettacolo che lascia a bocca aperta adulti e bambini, motivo per cui ancora oggi la Bauta è fra le maschere più richieste dal grande pubblico.
Ora che sai più o meno tutto sulla Bauta, ti sveliamo un ultimo piccolo segreto che potrebbe tornarti utile in vista del prossimo Carnevale.
Parliamo della possibilità di acquistare una vera maschera Bauta in varianti e versioni differenti, compresa la più famosa, quella del celebre Casanova.
Passa alla pagina Maschere Casanova, troverai tantissime maschere del tipo Bauta, realizzate e decorate a mano nel nostro laboratorio a Venezia. Se poi vuoi pensare tu ai colori e alle decorazioni, ti invitiamo a visitare la scheda di un prodotto molto originale, ovvero la Maschera veneziana di Casanova con kit per pitturare.
E… se invece vuoi venire di persona a trovarci nel nostro studio, allora vai alla pagina Masterclass e scopri come prenotare un workshop con i nostri maestri delle maschere.
Ti insegneremo a creare e dipingere un’autentica maschera veneziana sotto l’occhio vigile di Giorgio, il tuo maestro per un’ora e un quarto circa!
Il nome San Marco 596 nasce dall’indirizzo della piccola bottega dove, 20 anni fa, Giorgio iniziò a creare il suo sogno.
Con una sedia, un tavolo e qualche acquarello, Giorgio, con suo figlio Nicolò, iniziarono a creare i primi gatti veneziani, i giullari sempre sorridenti (proprio come loro due) e le prime Eye Mask decorate con motivi floreali glitterati (tanto amate da Giorgio).
Negli anni a seguire, sono iniziati i workshop dove i visitatori hanno potuto imparare i segreti di questa antica arte e poi, nel 2023, è nata la famosa e unica collezione di maschere con fregi barocchi.
Quante altre maschere verranno create nei prossimi anni? Cosa inventerà Nicolò? Per scoprirlo, dovete venire a trovarci.
Aperto tutti i giorni
09,30 – 18.30
San Marco 598
30124 Venezia
giorgiomaschereveneziane@gmail.com
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